Tra gli interventi di chirurgia estetica più richiesti dalle donne, c’è quello di mastoplastica additiva. Si tratta di un intervento che consente di aumentare il volume del seno e di dargli, o ridargli, un aspetto più armonioso e più tonico. Per sottoporsi a questa operazione bisogna rivolgersi a un chirurgo esperto e specializzato come il team di www.mastoplasticaadditivamilano.info, molto attento e scrupoloso. Bisogna infatti sottolineare che, per fare il chirurgo estetico, non c’è bisogno della sola laurea in medicina dalla durata di 6 anni, ma occorre specializzarsi opportunamente. Per farlo è possibile iscriversi o alla scuola di specializzazione in medicina estetica, dalla durata di 4 anni, o alla scuola di specializzazione di chirurgia plastica, dalla durata di 5 anni.
Quali sono le indicazioni per l’intervento di mastoplastica additiva
Il motivo per il quale si decide di sottoporsi a un’operazione di mastoplastica additiva è sicuramente quando non si è soddisfatte del volume del proprio seno e si desidera aumentarlo. Questo però non è l’unico caso. Ci sono donne che valutano questa operazione anche in caso di asimmetria tra le due mammelle (una più grande dell’altra), dopo il parto e l’allattamento (che possono portare a uno “svuotamento” del seno) e per ridurre i segni del tempo (che possono portare ad avere un seno cadente). Grazie all’intervento, si riesce dunque a riottenere un seno più florido. Dopo l’asportazione del seno a causa di un tumore, si parla invece di mastoplastica ricostruttiva.
Come si esegue l’intervento di mastoplastica additiva
Una volta scelto il chirurgo giusto, il medico valuterà la forma e il volume di partenza del seno e terrà conto dei bisogni e delle richieste della paziente. Fatto ciò, verrà scelta la protesi più adatta per lei, che solitamente è realizzata in silicone. La durata dell’intervento di mastoplastica additiva è di circa 90 minuti e viene eseguito solitamente in day hospital. La sede d’impianto della protesi può essere di tre tipi: sotto la ghiandola mammaria (sotto-ghiandolare), sotto lo strato muscolare e quindi anche sotto la ghiandola (sotto-muscolare) e una via di mezzo tra le due (metodica dual plane).