Lun. Ott 2nd, 2023

Quando si parla di infarto del miocardio, si fa riferimento a un evento molto grave che può portare la morte di alcune cellule del muscolo cardiaco. La causa risiede nella assenza prolungata di flusso cardiaco a sua volta provocata da diversi fattori che vedremo poi in seguito con maggiore dettaglio.

Si intende mancanza di flusso cardiaco nel momento in cui il blocco supera i 30 minuti. Il blocco di flusso è causata dall’occlusione dell’arteria coronaria che ha il comito di portare il sangue al cuore, il muscolo involontario che lo pompa in tutto il corpo.

Ovviamente, va da sé che maggiore è l’area colpita dalla necrosi ( morte delle cellule), maggiore sarà la gravita dell’infarto cardiaco. In pratica, maggiore è il danno, minore è la capacità del muscolo cardiaco nel mantenere intatte e inalterate le sue funzioni.

Questo si può bloccare anche in seguito a una alterazione dei segnali elettrici che danno l’impulso al cuore. Può essere legata a una malformazione congenita. Per tale motivo, spesso per ristabilire la funzionalità cardiaca si utilizza il defibrillatore che ha il compito di dare una scossa elettrica per ristabilire la normale funzionalità. Ad oggi è obbligatorio avere nei luoghi pubblici un defibrillatore proprio per intervenire in caso di infarto, un evento spesso improvviso senza grossi sintomi, soprattutto quando la causa è legata a malfunzionamenti congeniti.

Infine, è bene sapere che sfortunatamente l’infarto è un evento assai frequente nella popolazione, sia uomini sua donne, che incide per una percentuale oltre al 20 per il tasso di mortalità nei apesi occidentali. In altre parole, significa che circa il 20% dei decessi è legato proprio all’infarto del miocardio: un dato che è davvero allarmante e che dove spingere a una maggiore informazione e prevenzione. Infatti, il ruolo della prevenzione, la quale comprende una visita cardiologica tra le altre cose, è determinante perché mettendo in atto dei comportamenti semplici, si può ridurre il rischio di insorgenza di infarto cardiaco anche in età avanzata.

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Di Grey